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venerdì 27 gennaio 2012

LA MUSICA...FA BENE!

I bambini già da piccolissimi mostrano di apprezzare la musica, purchè sia ad un volume non troppo  alto e abbia un ritmo dolce e lento. Non è solo un vantaggio del bambino ma lo è anche per voi mamme che potete rilassarvi e far rilassare il vostro piccolo. La musica può inoltre essere un dialogo alternativo da creare con il proprio figlio che può essere riconosciuto dal bambino anche dopo la nascita. La musica più dolce che è in grado di ascoltare fin dalla gravidanza resta comunque il ritmo del vostro cuore. 
Quando il  bambino riesce a stare seduto è possibile fare con lui dei giochi basati sulla musica. Fatelo sedere su un tappeto o un cuscino e mettete a sua disposizione diverse scatole di cartone o di latta e vari materiali. Date al vostro bambino un mestolo e lasciatelo sperimentare liberamente i vari rumori che lui stesso può produrre. Avvicinatelo per gioco a quel miracolo che è la musica. La musica per un bambino non deve essere solo quella dei grandi musicisti, è lui stesso che crea la musica per voi. La musica favorisce la crescita e le relazioni, la musica fa parte della vita delle persone da quando ancora non sono nate a quando lasciano la Terra. La musica è vita, la musica è in ognuno di noi.

"La musica sono io."
Arthur Rubinstein, (attribuito)


domenica 22 gennaio 2012

CI PENSI MAI?

Quante volte è successo questo? Tu, il telefono, il computer, magari le borse della spesa da portare, magari la cena che attende di essere preparata a casa e il bambino che deve essere andato a prendere. La fretta è in tutte le nostre vite e contraddistingue tutti i momenti della giornata anche quelli che dovrebbero essere speciali.



I momenti come questi, in cui il gioco e la serenità sono i veri protagonisti, restano ai nonni o alle educatrici che spesso stanno più tempo dei genitori con i bambini. Inevitabile, diranno in molti. Ingiusto, staranno pensando intanto. Ma ciò che occorre capire è che, se è vero che la quantità del tempo passato con i figli dovrebbe essere maggiore, è vero anche che quel poco tempo rimasto per le creature più importanti della propria vita va reso speciale! Il bambino può anche divertirsi al nido o a casa dei nonni ma è della vostra presenza che ha più bisogno. Quindi che fare? Il lavoro chiama, la casa deve essere pulita, la cena preparata, i vestiti lavati e stirati ma soprattutto il rapporto con il vostro bambino va coltivato. Si sentono troppe madri e troppi padri lamentarsi del poco tempo che hanno per occuparsi dei loro figli ma quando gli chiedi "e cosa fai nel tempo che ti resta?" rimangono senza parole.
Quante volte sei andata a prendere tuo figlio al nido con i minuti contati e non hai dato abbastanza importanza a quell'incontro? Preparare il cibo, i vestiti puliti e una casa a misura di bambino non basta. L'amore si dimostra anche con altro, con un abbraccio, un bacio, una favola raccontata la sera anche se si hanno gli occhi che si chiudono, una passeggiata al parco, una visita allo zoo, un disegno con le tempere.
Provate a rilassarvi, a vivere il tempo con il vostro bambino come un'immensa opportunità, a fare una torta con lui senza preoccuparvi della cucina che verrà sporcata. Il tempo non è un limite, è una risorsa in più perchè le cose più rare sono le più belle e perchè l'educazione del vostro piccolo parte da qui. 


martedì 17 gennaio 2012

L'ACQUA FONTE D'AMORE


L'acqua è fonte di vita così come l'amore. Il contatto dell'uomo con l'acqua crea piacevolissime sensazioni questo è dovuto al fatto che qualsiasi essere umano è venuto a contatto con l'acqua nel periodo più bello della sua vita: mentre era nel grambo materno. L'acqua da sempre in moltissime culture è stata considerata simbolo di purezza basta pensare a come la cultura cristiana si serve dell'acqua durante il battesimo per liberare dal bambino il peccato originale.  
L'acqua e i bambini
L'acqua vissuta fin da piccoli insieme ai genitori rafforza il legame tra essi e il bambino. Inoltre il bambino che viene a contatto fin da subito con l'acqua è più facilitao perchè non ha ancora sviluppato paure e ansie che posono portare i bambini più grandi  vivere con timore l'incontro con qusta mervigliosa sostanza. Importante a questo fine è anche lo stato mentale della madre che deve dimostrarsi serena e fiduciosa nelle capacità del proprio piccolo.  Il bambino potrebbe comunque avere paura dell'acqua: che fare per aiutarlo? Non forzatelo, accompagntelo alla scoperta della piscina, camminate con lui, portatelo a toccare l'acqua, immergetevi voi per primi. Un sano e meraviglioso rapporto con l'acqua comincia da qui.

Un corso si nuoto neonatale dura circa nove mesi che si suddividono in tre diverse fasi:
  • ambientamento
  • galleggiamento
  • immersione
L'acqua non deve mai scendere sotto i 33 gradi, solo dopo i sei mesi il piccolo può sopportare temperature leggermente inferiori. Pima di iniziare il corso è bene avere un consulto del pediatra e informarsi sulle caraterisctiche igieniche della piscina.
L'acqua diventa quindi un mondo d'amore da vivere insieme che stimola l'avvicinameno tra il bambino e i genitori  e che fornisce una dimensione nuova per sperimentare la splendida avventura di crescere insieme.

domenica 8 gennaio 2012

GIOCHI PER RISVEGLIARE IL SENSO DEL TATTO NEI PIU' PICCOLI

I bambini amano manipolare vari oggetti e sentirne le diverse consistenze. Con la dovuta attenzione (le piccole parti possono essere ingerite) è possibile già dai 9/10 mesi far conoscere al vostro bambino qualche materiale nuovo. Sono i benvenuti tutti i giocattoli che servono a stimolare il tatto dei bambini come i peluche de più vari materiali o il pongo (naturalmente con la supervisione di un adulto!). Perfetta la pittura con le mani e con i diversi materiali come i tappi di sughero o le spugnette. 
I bambini già a due anni possono essere abituati a riconoscere la differenza tra ciò che è duro e ciò che è soffice o tra ciò che è malleabile o meno. Utile in questo senso è fargli toccare diversi materiali e poi porre le varie domande.

Il bambino può poi essere abituato alle diverse sensazioni che i vari modi di toccare le sue parti del corpo causano. Si può al esempio accarezzarlo lentamente o più velocemente, delicatamente o esercitando una leggera pressione, si può solleticarlo oppure cullarlo.
Questi diversi modi di entrare in relazione con il bambino arricchiranno la sua esperienza sensoriale e gli permetteranno si sperimentare le sensazioni che diverse modalità di contatto in diverse parti del corpo danno.

Un'altra attività divertente e utile si svolge attraverso l'utilizzo dell'acqua:
acqua fredda contro acqua calda passando attraverso l'acqua tiepida e arrivando a fargli toccare del ghiaccio per stimolare attraverso il tatto il riconoscimento delle varie temperature. Sempre attraverso l'acqua si può ricreare la condizione ideale che il bambino viveva nel grembo materno. Utilissimo in tal senso è il nuoto per i neonati e per le mamme di cui parlerò nel prossimo post.